“SEMBRANDO ESPERANZA”

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Cos’è?
La Casa Hogar “Sembrando Esperanza” è una comunità di accoglienza appartenente alla Diocesi di Lurìn, situata nel cono sud di Lima (Perù). La responsabile, Jenny Huamàn, fin da ragazza usciva di casa con la sua chitarra per andare nelle zone più buie del centro della città, presso i suoi grandi ponti, dove sapeva che avrebbe trovato niños de la calle, ovvero, bambini di strada fuggiti da situazioni di abbandono o di violenza familiare. Mendicanti di amore e affetto materno, ascoltavano Jenny che gli cantava canzoni popolari delle zone andine suscitando nei loro cuori simpatia, gioia e nostalgia.
I bambini poi sono cresciuti e Jenny è sempre rimasta per loro un punto di riferimento. Con l’arrivo dell’adolescenza e della vita di strada, questi giovani ragazzi sono entrati nelle cosiddette pandillas (il nome delle “gangs” del posto), consumando spesso droghe o alcolici, dormendo in luoghi poco sani e con scarsa alimentazione. Questo stile di vita li ha portati, negli anni, a ritrovarsi ammalati di tubercolosi, AIDS, o altri problemi all’apparato respiratorio.

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Diventati giovani uomini in fin di vita, hanno chiamato “mamma” Jenny nella speranza che li accogliesse, con la volontà di riprendersi in mano la propria vita. Jenny, prima autonomamente, poi sostenuta dalla Diocesi di Lurìn, ha dato vita ad una casa di accoglienza che oggi non ospita soltanto questi ragazzi di strada, ma anche anziani, ragazze, adulti con handicap o problemi psichiatrici, che sono stati abbandonati e non hanno un luogo in cui vivere. Nella Casa Hogar “Sembrando Esperanza” viene dato loro un letto in cui dormire, una dieta equilibrata per affrontare il percorso di guarigione, un’assistenza medica e terapeutica, un’opportunità di rinascita spirituale e, talvolta, un accompagnamento nella difficile tappa del fine vita. Ma soprattutto, ciò che viene dato a queste persone, è un abbozzo di famiglia.

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D.Giacomo, Giovanna e Jenny tra i figli di “Sembrando Esperanza”

Perchè?
La scelta di sostenere questo progetto nasce, in primis, dal desiderio di farci vicini agli ultimi tra gli ultimi: ex ragazzi di strada, ex prostitute, persone con problemi psichiatrici o handicap, malati di tubercolosi; questi vivono nella società peruviana con l’etichetta del “non avvicinabile”, per timore di contagio o solo per volersi coprire gli occhi di fronte a questa povertà estrema. Non esiste la persona, c’è solo l’etichetta. Per questo motivo, la Casa Hogar “Sembrando Esperanza” invoglia ancora poche persone ad andare a portare un aiuto, a sostenere l’opera, o semplicemente a trascorrere del tempo con le persone che ci vivono. Tempo e ascolto, infatti, sono il più grande dono che gli si possa fare, ed è anche quello che si aspettano maggiormente dagli altri.
Inoltre, negli ultimi anni, il numero di accoglienze è aumentato a dismisura, arrivando in alcune circostanze anche a più di 90 persone. Nonostante un “restyling” completo della comunità avvenuto grazie al contributo determinante della Chiesa di Lurìn, le risorse e i mezzi per coprire le spese e i bisogni giornalieri delle tante persone accolte rimangono a malapena sufficienti. Non ci si può ancora permettere dunque, di parlare sempre di una buona qualità di vita degli ammalati, nonostante i grandi sforzi fatti da Jenny, dalla Diocesi e da qualche benefattore.

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Roy, D.Giacomo, H.na Miriam e Percy

Come e cosa si fa?
Ogni anno, durante il nostro viaggio, “Sembrando Esperanza” è una tappa obbligata: non possiamo dimenticarli!
Celebriamo insieme l’Eucaristia, accompagniamo spiritualmente le persone e poi si può imbastire qualche attività da fare in gruppo; oppure prepariamo insieme un pranzo o una cena. Si trascorre il tempo in grande semplicità, all’insegna del dialogo con tutti gli abitanti della Casa Hogar. Inoltre, si possono assistere i malati nei loro bisogni primari, si possono lavare i loro indumenti, stirarli, oppure fare qualche altro lavoro domestico per la casa, o ancora, accompagnare questi fratelli a fare delle visite mediche o a ritirare medicinali. Essi sentono sempre la necessità di esprimere la propria gratitudine. Il loro modo di ringraziarci è l’unico possibile: ci preparano sempre una festa a base di cibo (quando possono) e canti. La nostra tra loro è dunque una presenza nelle piccole cose, ma vorrebbe essere anche una presenza sempre più fedele.

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Vuoi collaborare?
Vorremmo essere più vicini alla vita delle persone che abitano la Casa Hogar “Sembrando Esperanza” anche durante l’arco dell’anno, quando fisicamente non ci troviamo a Lima. I bisogni sono molteplici e, attraverso una donazione, puoi contribuire a sostenere le spese per:
1. Alimenti per una dieta variata e più consistente
2. Indumenti
3. Coperte invernali
4. Medicinali
5. Pannoloni e materiale vario per l’igiene
6. Strumenti per la pulizia della casa, per il lavaggio e l’asciugatura dei panni, utensili per migliorare l’arredamento
7. Corsi professionalizzanti per coloro che hanno le capacità di andare verso una maggiore autonomia e un reinserimento nella società (giovani e adulti).
8. Materiali per svolgere laboratori socio-occupazionali per coloro che sosteranno a lungo nella Casa Hogar (persone anziane e con disabilità).

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Se vuoi, puoi inviare la tua offerta in danaro al seguente IBAN:

IT92 V03015 03200 0000058 73379

Intestato a “Giacomo Falco”  Causale: per microprogetto “Sembrando Esperanza